Subasta 99 Parte 4 MODERN ART AND CONTEMPORARY
7.5.21
Viale Regione Siciliana, 4975 – Palermo, Italia

La subasta ha concluido

LOTE 750:

PAOLA D’ AMORE (Palermo 1959)
Tecnica mista su tela su tavola “Volti” – 2017. Firmato, datato e titolato sul ...

Vendido por: €800
Precio inicial:
600
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PAOLA D’ AMORE (Palermo 1959)
Tecnica mista su tela su tavola “Volti” – 2017. Firmato, datato e titolato sul retro. Autentica dell’ artista.

Distinguere tra il “chi” e il “che cosa” di una persona è un aspetto centrale della condizione umana espresso dalla filosofa ebrea Hannah Arendt, la cui riflessione è stata segnata dall’esilio dalla Germania nazista. La Arendt ci avverte che il livello di “che cosa” una persona ha fatto, ha detto, ha prodotto, non ci parla compiutamente dell’essenza di una persona, dei suoi limiti ma anche della sua grandezza. Il “chi” uno è o è stato riguarda qualcosa di diverso da quello che una persona ha prodotto – ciò a cui invece si rivolge principalmente l’epoca moderna produttivistica – ma riguarda il modo in cui la persona ha vissuto sulla scena del mondo in relazione con gli altri, esprimendo l’amore per un mondo abitato da persone uniche e diverse le une dalle altre. Il volto di una donna che squarcia il velo raffigura l’essenza della persona che non vuole celarsi dietro il riparo offerto dai gesti consueti, dalla banalità delle cose accettate da tutti, dai comportamenti ipocriti e rassicuranti, ma accetta apertamente di mettersi in gioco manifestando la sua identità più vera e la sua capacità di amore, assumendo così apertamente il rischio di vivere autenticamente e tutte le responsabilità che ciò comporta. I molteplici colori con cui è raffigurato il volto di donna esprimono la diversità delle essenze umane, le differenti anime, il modo diverso di vivere e di manifestare la propria personale relazione con il mondo, una diversità che rende più ricca, unica e sempre degna di rispetto la condizione umana.

Architetto, artista visivo che vive e lavora in Italia. Dal 1987 opera nell’ambito dei Beni culturali e ha maturato una approfondita conoscenza nel campo del restauro architettonico, partecipando anche a progetti e studi promossi dal Ministero dei Beni culturali e ambientali. Ha prestato la propria opera dal 1995 al 2003, come architetto, presso la Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo, collaborando anche all’attività di tutela e alla redazione di progetti di restauro. È specializzata in restauro e conservazione dell’Architettura storica. Ha pubblicato, fra l’altro, Le parole e la cosa, uno studio sugli interventi di recupero del centro storico di Palermo (1987); Le Cappelle di Santa Maria dei Rotoli in Disegni in luce (2002); Scritti sui monumenti normanni di Palermo in Palermo Normanna – Proposte di itinerari didattici (2003); Sulle Orme dei Florio – Le Passeggiate – nella collana il Taccuino del Viaggiatore (2003). Sulle Orme dei Florio – La Storia e Le Imprese – nella collana il Taccuino del Viaggiatore – Edizione Flaccovio – Palermo (2005); Villa Igiea in Sicilia, Bell’Italia (2005). Da Palazzo Reale alla città. Tra cupole e campanili di Palermo – Fondazione Federico II – Palermo (2020). La passione per l’arte e l’architettura l’hanno condotta alla fine degli anni Novanta a condurre ricerche sia in ambito pittorico sia in ambito materico, sperimentando nell’assemblaggio dei materiali trame urbane di città metafisiche.
Nella sua ricerca artistica utilizza materiali diversi: il rame, il legno, il gesso, le forme colori acrilici e smalti.
E’ inserita tra gli artisti dell’archivio SACS “Sportello per l’arte contemporanea della Sicilia” istituito dal Museo Belmonte Riso.
I suoi lavori sono stati acquisiti da collezionisti privati e musei, tra i quali, il Museo Regionale Belmonte Riso (Palermo), la Fondazione Donà dalle Rose (Venezia) e la collezione privata del critico d’arte Aurelio Pes.

cm 76,5 x 103,5