Subasta 10
Por Lucas aste
19.4.21
Via Nino Bixio, 34 - 20129 Milano, Italia

ANTIQUARIATO APRILE 2021

ASTA DI ANTIQUARIATO

19 APRILE ORE 15.00

La subasta ha concluído

LOTE 87:

Gianandrea Sirani (Bologna 1610 - 1670)

Gianandrea Sirani (Bologna 1610 - 1670)


Precio inicial:
10 000
Precio estimado :
€10 000 - €14 000
Comisión de la casa de subasta: 25% Más detalles
19.4.21 en Lucas aste
etiquetas:

Gianandrea Sirani (Bologna 1610 - 1670)
"Giuditta e Oloferne"
Olio su Tela
"Giuditta and Holofernes"
Oil on canvas
115,3 x 90,7 cm

L'opera in questione evidenzia la sua origine reniana. Precisamente si riferisce ad una creazione già attribuita a Guido Reni (olio su tela, 120 X 99 cm), pubblicata da Stephen Pepper ("Guido Reni. L'opera completa", 1988). L’elemento determinante per la nostra attribuzione è un’analoga tela che, a nostro giudizio, mostra indiscutibili analogie stilistiche, e che il professor Massimo Pulini pubblica nel suo saggio “Gianandrea Sirani, una storia da riscrivere: la pittura da camera e d’altare; novità e aggiornamenti”, 1 febbraio 2020, pubblicato da AboutArtonline. Circa la produzione di Sirani, di questo soggetto riportiamo le parole scritte dall’esimio Professore: “Una delle iconografie più fortunate di Gianandrea è di certo la Giuditta con la testa di Oloferne alla presenza della fantesca. L’abitudine alla duplicazione, acquisita nelle stanze di Guido, portò Gianandrea a divenire copista di sé stesso: lo dimostrano proprio invenzioni riuscite come questa, della quale si conosce una traduzione incisoria e varianti anche scalate in periodi distanti tra loro, fino a un esemplare dai toni accalorati che va al passo con le ultime opere del Sirani (malgrado sia transitato come opera di Cerrini)”. Lo studioso si riferisce esattamente all’opera a cui facciamo riferimento, passata da Sotheby’s Milano, lotto 63, il 17 novembre del 2008. Le due opere, la nostra e questa pubblicata, a nostro giudizio mostrano elementi stilistici coincidenti, che vanno dal “tono accalorato” fatto notare dal Professore, alle evidenti analogie nel trattamento dei panneggi e nella realizzazione dei gioielli. Rimarchevole è la calda luce che rischiara la scena, più dorata e mistica di quella presente nell’opera pubblicata: una luce aurea che leviga tessuti e incarnati, donando una lettura più omogenea, intima e profonda